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Inferno


A cura di: Enzo Bartolini
Genere: Gioco di società
Giocatori: da 2 a 6
Età: da 8 anni in su
Autore: Renato De Rosa
Editore: Venice Connection

Credo che l'inferno del titolo non sia dovuto ai "dannati" che fanno parte del gioco o ai "diavoli" che i giocatori rappresentano. L'inferno si scatena quando inizia il gioco vero e proprio: senza turni, senza regole, senza respiro.
Ogni giocatore è un "diavolo" che per prima cosa deve preparare un suo personale "listino infernale" attribuendo il valore che vuole (da 1 a 18) ai 18 cattivi storici rappresentati sulle carte di un mazzo.
Fatto questo primo passo, le carte vengono distribuite ed ognuno si troverà ad avere una dotazione di cattivi che disporrà davanti a sè sul tavolo, visibili a tutti.
Dopo un breve periodo di riflessione (una clessidra può essere sufficiente) si aprono le contrattazioni: non ci sono turni di gioco, ognuno può cercare di scambiare le proprie carte con chi vuole nel periodo di tempo di tre clessidre (ca 6 minuti). E anche lo scorrere del tempo non è istituzionalizzato: quando una clessidra è finita chi vuole la può girare quando vuole, con l'unico obbligo di chiamare ad alta voce la terza clessidra. Ma forse è meglio chiamarle tutte per non perdere il conto.
Al termine del tempo si conteggia il valore delle carte in possesso di ogni giocatore secondo il proprio "listino" compilato all'inizio.
Ci sono poi alcune carte speciali che vengono distribuite all'inizio, che si possono giocare quando si vuole e che vincolano gli scambi o distribuiscono penalità ai giocatori avversari.
I problemi del gioco sono due: inizialmente cercare di indovinare quali sono i "cattivi" che varranno molto per gli altri, in modo da evitare la concorrenza e durante il gioco ottenere gli scambi senza scoprire i propri obiettivi.
Insomma un gioco spensierato, da usare in tanti facendo il diavolo a quattro!

Giudizio sintetico
Materiali: OO (semplici, le carte sono carte)
Regole: OOO (abbastanza chiare e facili da apprendere)
Giudizio complessivo: OOO (disimpegnato, ottimo per far casino)
L'impressione: facendolo in tanti, davanti ad un buon bicchiere, si può risparmiare sul riscaldamento di casa divertendosi.


Questo articolo è apparso su CSI Genova Notizie, La Gazzetta del Minotauro, Settembre-Ottobre 2000.